God Is an Astronaut e Jo Quail Trascinano Berlino in un Viaggio Sonoro

Da oltre due decenni, i God Is An Astronaut (GIAA) sono in prima linea nel post-rock strumentale, creando paesaggi sonori capaci di offrire esperienze d’ascolto immersive. La band irlandese, fondata nel 2002 dai gemelli Torsten e Niels Kinsella, è nota per le sue composizioni cinematografiche che fondono texture ambient, melodie eteree di chitarra e ritmi hard rock per dare vita a un’esperienza sonora audace e immersiva al tempo stesso. I loro concerti sono intensi, combinando elementi visivi atmosferici con una perfetta fusione di rock e ambient.

Sotto la tenue luce dei riflettori di Hole44 a Berlino, un ronzio profondo riempiva l’aria mentre il pubblico si preparava a un’immersione sonora. Jo Quail ha aperto la serata. Violoncellista classica con un forte approccio sperimentale, ha utilizzato un violoncello elettrico e loop station per creare paesaggi sonori immersivi, quasi ultraterreni. Sovrapponendo melodie intricate a effetti percussivi profondi e risonanti, ha tenuto gli occhi del pubblico incollati al palco, come fosse ipnotizzato.

Quando i GIAA sono saliti sul palco, non hanno perso tempo a trascinare il pubblico nel loro mondo ipnotico. Con un’illuminazione perfettamente sincronizzata a esaltare l’esperienza, la band ha guidato gli ascoltatori in un viaggio emotivo. Echoes, Forever Lost e All Is Violent, All Is Bright hanno messo in risalto la loro inconfondibile fusione tra bellezza malinconica e sonorità ruvide. La loro capacità di intrecciare melodie in potenti crescendo ha creato un’atmosfera allo stesso tempo immersiva e carica di emozione.

L’Hole44 di Berlino si è rivelato il luogo ideale per una performance di questo calibro. Il suono era cristallino e il design delle luci ha elevato l’esperienza a qualcosa di quasi trascendente.